Internet è un mondo meraviglioso, è uno spazio che tutti frequentiamo ormai quotidianamente e che ci porta informazione, conoscenza, notizie e curiosità divertenti.
E' però anche un mondo dove chiunque può dire la sua (una democrazia digitale avanzatissima) che ci mostra quindi la sua lama a doppio taglio. Non sempre quello che si legge è vero, non sempre è corretto e ci troviamo spesso a cercare di capire cosa o chi ci ha ingannato e perchè. Con le nuove tecnologie di elaborazione video e audio, ora non basta più guardarsi da chi scrive male (volontariamente o meno) ma anche da immagini, registrazioni e video di persone che dicono cose che non hanno mai detto, che fanno azioni che non hanno mai fatto, tutto grazie agli effetti visivi che, anche se di difficile realizzazione, sono sempre più abbordabili e anche a costi inferiori del passato.

Tutto questo per dire che scrivere un blog è una responsabilità. Credetemi. Ogni parola viene soppesata, ogni affermazione analizzata e criticata da quel popolo meraviglioso di lettori che siete voi.

Non voglio quindi prenderla alla leggera, e ci mancherebbe, altrimenti non sarei qui. Però la materia "astronomia", una scienza antichissima e meravigliosa, ha bisogno di affermazioni rigorose e precise, ha bisogno di puntualità e correttezza.

Come il metodo scientifico richiede.

Valerio Oss - Cile - Atacama
Deserto di Atacama in Cile, nei pressi dei geyser del Tatio - circa 4000m sldm

Fino ai tempi di Galileo Galilei infatti, la scienza si è basata su osservazioni poco sperimentali, su dimostrazioni non oggettive, affidabili e verificabili più volte. Da Galileo in poi però, il vero metodo scientifico (o metodo sperimentale) ha preso lentamente il sopravvento portando a modalità per raggiungere la conoscenza tipiche per la scienza, che deve procedere sempre verso la realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile.

E' una raccolta di dati empirici, sotto la guida di ipotesi e teorie da vagliare. Successivamente un'analisi rigorosa, logico-razionale e, dove possibile, matematica di questi dati. A questa analisi, come enunciato per la prima volta da Galilei nel 1600, vanno associate le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie», ossia la sperimentazione alla matematica.

Il metodo scientifico è quindi fondamentale in tutte le scienze e conseguentemente anche in astronomia: a differenza di altre scienze però, l'astronomia ha in più la difficoltà di "provare sperimentalmente" i dati raccolti, visto che la maggior parte di essi proviene dallo spazio profondo e non ha immediato riscontro oggettivo sulla Terra. Non possiamo cioè verificare in laboratorio se un plasma stellare si comporta effettivamente così, oppure se una galassia pesante miliardi di soli subisce la gravità di un altro corpo nello stesso modo in cui si comporta una piccola sfera su un piano inclinato.

Questo però non ha fermato certamente la ricerca in questo campo, che è sbocciata ulteriormente soprattutto negli ultimi anni, grazie all'astronomia multimessaggera, basata sull'osservazione e l'interpretazione coordinata di diversi tipi di segnali "messaggeri", provenienti da diversi strumenti sensibili a differenti lunghezze d'onda, ad onde gravitazionali, ai neutrini e ai raggi cosmici che, essendo generati da processi astrofisici diversi, possono rivelare informazioni diverse riguardo alle loro sorgenti.

Quindi gli scienziati prima di tutto. A cui credere, non a priori e in assoluto, ma perché hanno studiato, sperimentato e vagliato tantissime possibilità prima di fare un'affermazione qualunque. E per citare ancora il grande Galileo, "in questioni di scienza, l'autorità di un migliaio di persone non vale tanto quanto l'umile ragionamento di un singolo individuo"

Ma un blog parla anche di cose "personali", di esperienze che si fanno sul campo, di viaggi, di speranze e paure, magari non solo in campo astronomico.

Spero che possiate leggere, con calma, i miei racconti e trovare in ciascuno di essi qualcosa di utile, di simpatico, di emozionante.

 

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